Visione e alimentazione

Aggiornato: 5 Dicembre 2022

Si dice che siamo ciò che mangiamo e l’importanza di una corretta alimentazione per la salute dell’individuo è un fatto assolutamente accertato.
Lo stesso sistema visivo può risentire di un'alimentazione errata e, per questo motivo, è necessario seguire alcune indicazioni per tutelarlo.
La prima indicazione è certamente quella di assumere un'adeguata quantità d'acqua durante il giorno. Sappiamo che una ridotta idratazione dell’organismo può indurre vari problemi a numerosi organi.
L’occhio è particolarmente sensibile a fenomeni di disidratazione in quanto internamente vi è una sostanza gelatinosa, il vitreo, che riempie tutta la porzione posteriore dalla retina al corpo ciliare.

Il vitreo è costituito prevalentemente da acqua (oltre il 98%) ed ha un’ottima trasmissione della luce. Esso ha una struttura a gel a base di acido ialuronico che ne mantiene le caratteristiche. Ma, se si riduce la componente di acqua, si possono formare degli aggregati che non sono più perfettamente trasparenti e il vitreo si distacca dalla retina.
Tutto ciò si manifesta con brevi lampi di luce e può essere particolarmente pericoloso con conseguenti danni alla retina.

La vitamina A, chiamata così in quanto la prima ad essere scoperta, svolge un ruolo fondamentale nel processo di trasduzione della luce in segnale nervoso che avviene nella retina.
Negli alcolisti cronici o in patologie che riducono l’assorbimento di Vitamina A si verifica la cosiddetta cecità notturna, per la scarsa risposta alla luce che presentano.

Nelle forme più gravi, frequenti nelle aree più povere del mondo, la carenza di vitamina A impedisce la produzione di lacrima, con conseguenti danni gravi alla cornea.

Ma quali sono le fonti di Vitamina A?

In genere la frutta e la verdura gialla e arancione sono ottime fonti di b-caroteni e altri carotenoidi, i precursori della Vitamina A. Ma anche le verdure verdi (di questo colore perché predominante l’effetto della clorofilla) sono buone fonti di carotenoidi.
Inoltre, il fegato di manzo e di pollo, il latte intero e i suoi derivati sono molto ricchi di retinolo.

È importante sapere che gli integratori di ferro, l’acido tannico che troviamo nel the nero e i nitrati (spesso presenti nelle carni lavorate) riducono la disponibilità di vitamina A.

La vitamina E ha una funzione antiossidante e protegge le membrane biologiche.
Si ritiene che contribuisca a proteggere soprattutto la retina. La troviamo in tutti i cibi ricchi di grassi ma soprattutto nell’olio di oliva.

La Vitamina C integra la protezione antiossidante della Vitamina E ma il suo ruolo primario è nella sintesi dei collageni e quindi nel mantenimento dei tessuti oculari. Le carenze di Vitamina C sono quasi sempre legate a carenze alimentari

Le xantofille sono delle sostanze naturali di origine vegetale da cui derivano la luteina e la zeaxantina. Queste sostanze sono i maggiori costituenti della macula lutea della retina umana. Oltre a filtrare la luce blu, molti studi evidenziano i loro effetti protettivi nei confronti di cataratta e maculopatie legate all’età. Non possiamo sintetizzarle per cui è necessario acquisirle con l’alimentazione. Tuorli d’uovo, mais, kiwi, uva rossa e zucchine sono gli alimenti più ricchi di xantofille.

Secondo alcuni autori i problemi di malnutrizione sono sempre più frequenti nelle persone anziane, che non adeguano il proprio stile alimentare alle mutate necessità. Ma anche bambini e giovani adulti spesso non hanno un'alimentazione corretta e gli errori commessi nell’alimentazione possono portare ad effetti dannosi precoci.

I modo migliore per prevenire questi problemi, quindi, è quello di variare il più possibile ciò che mangiamo, prediligendo frutta e verdura nelle giuste quantità.

Credits to Alessandra Loreti



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