L'importanza dello screening visivo

Aggiornato: 7 Giugno 2024

Quando un problema visivo è presente fin dalla nascita o compare precocemente può compromettere il corretto sviluppo delle abilità visive. Per questo motivo si utilizza lo strumento dello screening visivo.

Lo screening visivo è una procedura di valutazione rapida ed efficace che consente di identificare precocemente eventuali disturbi della vista nei bambini. 
Questo permette di intervenire tempestivamente con trattamenti adeguati, prevenendo così possibili difficoltà nell'apprendimento e nello sviluppo generale del bambino.

Possiamo ad esempio avere problematiche legate alla differenza di difetto visivo tra i 2 occhi o situazioni di strabismo più o meno manifesto. in questi casi si può sviluppare ambliopia, il cosiddetto occhio pigro, con conseguente incapacità di avere una acutezza visiva adeguata. Inoltre, nei casi di strabismo non si sviluppa correttamente la capacità di percezione tridimensionale e ciò inciderà sulle abilita motorie fini. Altri problemi possono essere legati ai movimenti oculari d’inseguimento e saccadici, alle abilità di convergenza, al mantenimento dell'attenzione visiva da vicino, ecc...

Se questi problemi vengono scoperti precocemente, possibilmente prima dei 3 anni, la prognosi è spesso molto favorevole. Molti margini di miglioramento si possono ottenere con correzioni oftalmiche, con la rieducazione visiva e anche con interventi chirurgici.

Lo screening serve ad evidenziare quelle situazioni di criticità che richiedono un esame approfondito. Ad esempio, se un bambino durante lo screening non riesce a raggiungere un visus adeguato su un occhio e l'esame oggettivo dell’ametropia evidenzia la presenza di un forte astigmatismo, è opportuno effettuare su quell’occhio un esame oculistico completo nel più breve tempo possibile.

Per definizione lo screening non è una visita completa e quindi non può evidenziare tutte le problematiche, ma gli standard che si utilizzano consentono di ridurre al massimo i cosiddetti falsi negativi ossia quei risultati in cui apparentemente non ci sono problemi ma che in realtà sono presenti nel soggetto.

Lo screening deve essere rapido, di semplice esecuzione e condotto sul maggior numero possibile di bambini. I test utilizzati possono variare in relazione all’età dei bambini. Per valutare il visus nei bambini prescolari si utilizzano ottotipi con immagini o E di Albini mentre per quelli di scuola primaria si utilizza un ottotipo di Snellen.Anche per l’autorefrattometro può essere diversificato, con l’uso di sistemi binoculari remoti per i più piccoli.

Infine si deve considerare il livello di attenzione prestato durante la valutazione, che incide sull’attendibilità delle risposte fornite. Anche se apparentemente uno screening può sembrare una procedura semplice, è necessaria una specifica preparazione e organizzazione per eseguirlo in modo efficiente ed accurato.

"Dott. Marco Orlandi", psicologo, optometrista.

Marco Orlandi, dopo il diploma di ottico e la successiva qualifica in optomentria, apre un’attività commerciale nel centro storico di Roma. Successivamente si laurea in psicologia sperimentale ed approfondisce le tematiche delle funzioni percettive, soprattutto dell’età evolutiva. È stato relatore in numerosi congressi di neuropsicologia ad ha svolto attività di docente sia presso le Università della Sapienza, Tor Vergata, LUMSA. È stato anche docente presso numerosi corsi ECM in Italia. Per conto di primarie aziende oftalmiche ha tenuto seminari sulle tematiche della visione. Svolge attività clinica presso il Centro Ricerche sulla Visione che ha fondato nel 2008 proprio per trasferire nella ricerca le proprie esperienze con i pazienti.

Centro Ricerche sulla Visione:

Presso il CRV viene svolta attività di valutazione delle funzioni visuo-percettivo-motorie grazie alla collaborazione di vari professionisti, dall’optometrista all’oculista. Inoltre viene svolta anche attività di riabilitazione visiva, ortottica e/o funzionale. Il CRV organizza corsi di formazione, ECM e non, per professionisti sanitari. Il CRV è sede di tirocinio in convenzione con Roma Tre ed accoglie ricercatori e tesisti anche di altre facoltà.

https://crvisione.it

Credits to Alessandra Loreti



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