Una lacrima sul viso

Aggiornato: 12 Maggio 2023

Nel precedente articolo abbiamo fatto un'introduzione alla lacrima, ponendo maggiore attenzione al film lacrimale precorneale in quanto coinvolto attivamente nei processi ottici e metabolici dell’occhio.

In realtà la lacrima non è limitata nella sua distribuzione alla sola cornea ma la ritroviamo in tutta la parte anteriore esterna dell’occhio. Ritroviamo la lacrima sulla congiuntiva bulbare, su quella palpebrale e nei sacchi o menischi lacrimali.

Pur essendo molto simile la composizione della lacrima varia tra le differenti zone.

Un altro aspetto di cui non avevamo parlato era quello relativo al tipo di secrezione. In condizioni abituali la secrezione viene definita “basale”. Questa è la situazione in cui non ci sono stimoli legati a patologie, irritazioni, riflessi o situazioni psichiche.

Viene invece definita riflessa la secrezione, generalmente molto abbondante, che si produce quando siamo esposti a quei fattori che alterano il normale status della lacrima. In questo caso la maggiore quantità di lacrime viene prodotta dalle cosiddette “ghiandole lacrimali principali” che sono anche sotto un differente controllo nervoso, il sistema parasimpatico. Per questo motivo alcune persone che soffrono della sindrome dell’occhio secco (dovuto ad una alterazione della secrezione basale) possono anche avere una lacrimazione abbondante in alcuni casi.

Giungiamo così ad esaminare perché si piange in situazioni di stress emotivi. Il pianto emotivo sembra essere presente solo nell’Homo Sapiens. Il nostro sistema limbico ha un ruolo importante nelle emozioni e risulta collegato con il sistema nervoso simpatico e parasimpatico, quest’ultimo responsabile della stimolazione principale delle ghiandole lacrimali principali.
Oggi si conosce abbastanza bene il meccanismo neurobiologico responsabile della produzione di lacrime ma non è ancora chiaro perché si pianga per forti emozioni.

Sono state avanzate varie ipotesi ma attualmente risulta molto accreditata l’idea che il pianto abbia avuto una funzione adattiva in quanto facilita il rapporto sociale. Viene anche parallelamente indagato il ruolo di alcuni ormoni, come ossitocina, vasopressina e oppioidi endogeni, che si producono durante il pianto emotivo.

Fonte "Dott. Marco Orlandi", psicologo, optometrista.

Marco Orlandi, dopo il diploma di ottico e la successiva qualifica in optomentria, apre un’attività commerciale nel centro storico di Roma. Successivamente si laurea in psicologia sperimentale ed approfondisce le tematiche delle funzioni percettive, soprattutto dell’età evolutiva. È stato relatore in numerosi congressi di neuropsicologia ad ha svolto attività di docente sia presso le Università della Sapienza, Tor Vergata, LUMSA. È stato anche docente presso numerosi corsi ECM in Italia. Per conto di primarie aziende oftalmiche ha tenuto seminari sulle tematiche della visione. Svolge attività clinica presso il Centro Ricerche sulla Visione che ha fondato nel 2008 proprio per trasferire nella ricerca le proprie esperienze con i pazienti.

Centro Ricerche sulla Visione:

Presso il CRV viene svolta attività di valutazione delle funzioni visuo-percettivo-motorie grazie alla collaborazione di vari professionisti, dall’optometrista all’oculista. Inoltre viene svolta anche attività di riabilitazione visiva, ortottica e/o funzionale. Il CRV organizza corsi di formazione, ECM e non, per professionisti sanitari. Il CRV è sede di tirocinio in convenzione con Roma Tre ed accoglie ricercatori e tesisti anche di altre facoltà.

https://crvisione.it

Credits to Alessandra Loreti



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